giovedì 10 maggio 2007

COME NOI NESSUNO AL MONDO


by ALESSANDRA PANZA III.SEZ A

Premessa

La vita è una battaglia continua, ogni giorno affrontiamo momenti stupendi ma anche momenti bruttissimi in cui vorremmo sprofondare, pensando che questo percorso non è per noi perché è troppo complicato.
Eh già, affrontare la vita è peggio di un compito in classe di matematica o un’interrogazione annuale. A volte, ci riserva momenti indimenticabili come un primo amore o un’emozione confessata ad una persona che ci ha fatto battere il cuore.
Possono esserci, però, anche “rifiuti” o storie molto complicate che sembrano non risolversi mai… beh, almeno per me, in quel caso ci riserva momenti bruttissimi in cui vorremmo arrenderci e non riprendere questo viaggio così lungo e travagliato.
A coloro che leggeranno queste mie pagine voglio dare il consiglio di non fare i tanti errori che ho fatto io, ma di prendere al volo le opportunità senza pentimenti.
Questa storia è stata scritta in un periodo molto delicato tra un divario di fanciullezza e adolescenza. Narra una storia d’amore nata tra due ragazzi… Lisa & Andrea.
Il loro rapporto all’inizio è un po’ complicato ma, col passare del tempo, diventerà speciale.


INTRODUZIONE
“ Forse avrei voluto che a trascorrere parte della mia adolescenza ci fosse stata una persona particolare ma il destino ha voluto diversamente.Sono ormai otto mesi che non parlo con questa persona eppure mi sembra un’eternità o lo è davvero.
Questa persona ha fatto si che le dedicassi un piccolo romanzo, sembra assurdo, vero?
La persona che mi ha fatto tanto soffrire e che forse non mi ha nemmeno voluto bene per davvero, è stata sede della mia ispirazione che mi coinvolge dal profondo del cuore.
Eppure è successo! La persona che credevo fosse una di quelle uniche si è dimostrata uguale a tutte le altre se non peggio.
Tutti mi giudicheranno “pazza” o ancora una bambina, ma io gli voglio ugualmente un bene immenso e anche se la sua ragazza mi ha fatto soffrire, forse più di lui, la terrò sempre nel mio angolo dei ricordi.
La potrò criticare, dire che mi ha “fregato” una “parte” a cui ero fortemente legata, potrei dire che è bruttissima o che il suo modo di camminare non è degno di una ragazza della sua età, insomma potrei dire di tutto ma la ricorderò come una delle maggiori ispiratrici di queste mie riga, perché questa storia è stata frutto di pianti e dolori, ed è per questo che lei sarà sempre la ragazza che ha saputo render felice l’Andrea di Lisa ”.

Una buona fortuna a tutti gli adolescenti e un in bocca al lupo ai neo fidanzati!!

L’autrice
Alessandra Panza



CAPITOLO I

Una passeggiata speciale

<< Drin, Drin, Drin, drin >>. Il campanello suonò. Era Paola, che come suo solito era arrivata in anticipo
<> Lisa disse.
Per Paola non ci sarebbero stati problemi, avrebbe letto qualche rivista o ascoltato un po’ di musica.
Dopo un’ora, un ultimo ritocco di glitter rosa sulle labbra e Lisa era pronta per uscire. Nel loro piccolo paese non c’erano molti svaghi, però Lisa era sicura che un giorno grazie a qualche opinionista come lei le cose sarebbero cambiate notevolmente.
Le due amiche decisero di andare nella villetta comunale anche perché Paola doveva vedere il boy che le piaceva. Chissà cosa ci trovasse di speciale visto che non era molto alto, un po’ cicciotello, ma l’amore è cieco, no?
Lisa invece non aveva ancora superato bene la delusione avuta da un ragazzo che le era piaciuto per un anno intero.Purtroppo qualcosa aveva fatto cambiare idea alla ragazza, forse perché Luca era un ragazzo scostante e, come tutti i ricchi si dava delle aree da tutte-le-donne-cadono-ai- miei- piedi.
Era finita da poco la scuola e Lisa ancora non aveva trovato qualcuno che le piacesse come” preda” visto che le sue storie non erano mai serie.
Non le piaceva già a quell’età impegnarsi in storie complicate che forse l’avrebbero fatta solo soffrire.
Dopo che Paola aveva osservato bene il suo love-boy, le due ragazze stavano per avviarsi verso il corso principale, quando, un ragazzo in una macchina chiama Lisa dicendole se poteva dargli una gomma.
Non sembrava uno spacciatore, né uno svitato, allora Lisa si avvia senza esitazioni verso la macchina per soddisfare la richiesta e lui come per ringraziamento esulta un ti amo dai toni sinceri.
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Nessuno prima d’allora le aveva detto una cosa del genere però Lisa aveva sempre creduto che quella parola era importantissima e che si diceva solo quando si era realmente innamorati. Chissà cosa voleva quel ragazzo da lei, era sicura però che voleva solo prenderla in giro e che a fine serata non l’avrebbe più importunata e non ci sarebbero stati altri momenti imbarazzanti.
Lisa, ormai tranquilla, decise di mangiare un buon ghiacciolo alla fragola. Quei pensieri che traballavano nella sua mente stavano svanendo, finché la sua spensieratezza fu contrastata dall’arrivo del ragazzo che cominciò a pretendere il suo ghiacciolo sotto gli occhi degli amici che ridevano a crepapelle.
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Incavolata, Lisa decise di andarsene in un posto tranquillo, ma dove andare?Per fortuna vide salire il ragazzo su una Lancia grigia.
La suscettibilità di Lisa era alta, specialmente in quei casi,non sopportava proprio che qualcuno si divertisse alle sue spalle con metodi quasi volgari.
Anche se voleva essere un modo di corteggiamento lei non lo ammetteva, ritenendolo privo di sensibilità e dolcezza.
Secondo lei per far breccia nel cuore di una ragazza ci voleva ben altro.
Le due amiche anche se con un po’ di turbolenza in Lisa, passeggiavano per la Nazionale osservando quei pochissimi negozietti che erano rimasti a Guardia, almeno in estate le vetrine erano abbastanza carine,visto che si riflettevano i colori vivaci della stagione.
Improvvisamente, però, neanche quella passeggiata fu piacevole perché il ragazzo, stando sempre nella macchina dove era salito pochi minuti prima, comincia a fissare Lisa fermando la macchina in pieno traffico.
Lisa è presa da un senso di totale imbarazzo, era proprio un…non osò definirlo!Eppure Paola non era turbata come Lisa, non perché ciò che era successo non la interessava direttamente, ma perché non le importava e le erano sempre piaciute le storielle “umoristiche”.
Anche il coprifuoco di quella serata era scaduto e Lisa tornò a casa con tantissimi dubbi e paure nella mente e con un imbarazzo tremendo,nessuno dei suoi familiari l’aveva vista,come non immaginava e andò a letto tranquilla immaginando il domani.


CAPITOLO II
Una serata disastrosa

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Paola aveva già stordito Lisa con le sue prediche e appena aprì gli occhi non sembrava molto contenta visto che non aveva tanta voglia di uscire.
Si alzò dal letto e come sempre inciampò in un deodorante a terra dato che la sua camera era sempre in disordine ma lei la trovava originale, aveva uno spazio tutto suo in cui poter attaccare migliaia di poster di quei bei ragazzi che la madre tanto odiava .
A differenza del campo casalingo a scuola era abbastanza brava, si impegnava tanto per ottenere ottimi risultati.Trovava divertente sapere, conoscere e apprendere il mondo antico e quello contemporaneo che evidenziava una diversa realtà.
Beh, come tutte le adolescenti, c’era una materia che non tanto l’attirava:la matematica. Numeri, parentesi graffe, radici,angoli concavi, convessi, era un vero caos nella sua mente.
Non era proprio una “frana “, per i professori il suo rendimento era buono ma secondo lei era decisamente negata.
Si cambiò velocemente, non mise neanche quel filo di trucco come faceva di solito, voleva essere come diceva Paola “acqua e sapone”.
Lisa sperava di non incontrare il ragazzo soprannominato Diano per il ” ti amo” precedente, ma non fu così perché il ragazzo passeggiava per Guardia e ricominciò a mandare baci alla ragazza e a dirle che la sua vita senza di lei non avrebbe avuto più senso.
Stavolta Lisa non seppe mantenere la calma e cominciò a risponderlo con brutte parole.
Stava oltrepassando ogni limite!!Inoltre gli amici di Diano come si divertivano vedere l’amico trovare parole dolci e ricche di significato.
A Lisa lo stesso non piacevano, preferiva qualcosa di più “dantesco” o “leopardiano”, e non una classica frase d’amore letta su un libro comprato sulle bancarelle.
Voleva proprio vedere Diano dove arrivasse e se la sua calma si sarebbe trattenuta ancora per molto, per ora volle tornare a casa e visualizzare il mondo da un’altra prospettiva, quella familiare che sembrava diversa dai ragazzi di oggi, in cui, ovvio, era inclusa anche lei.

III CAPITOLO
Un nuovo incontro

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Stavolta non fu Paola a svegliare Lisa, ma fu l’annuncio di Pierino che le fece fare un salto dal letto.
Quel giorno Lisa aveva voglia di divertirsi e se ci fosse stato, anche alle spalle di Diano.La sua determinazione era forse il lato più positivo del suo carattere, la sua forza, il suo ardore di far esperienze nuove anche in un piccolo paesino come Guardia, lo spirito d’iniziativa che pochi avevano.
Il sole illuminava ancora Guardia ma l’aria era abbastanza fresca e ventilata.
La serata in compagnia di Paola cominciò bene, visto che il passeggio per l’area pedonale era tranquillo e “pacifico”. Procedeva bene per tutti, Lisa si sentiva meglio e lo era anche Paola, ma forse la magia dell’estate forse quella bellissima canzone che ormai era diventata il tormentone dell’estate 2004, attirò due corpi, anzi due sguardi, quello di Lisa e lo sguardo sconosciuto di un quindicenne.
Era l’attrazione fatale dell’amore o un solito sguardo che non avrebbe portato frutti?Lisa non lo sapeva ma di sicuro notò che quei bellissimi occhi verdi non destarono per niente lo sguardo da lei…
L’ansia, la paura, l’attesa, la felicità, avevano portato Lisa a fermarsi a riflettere in quel mare verde intenso.
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Lisa disse a Paola che il suo cuore era stato attaccato da un morbo clandestino che non sapeva gli effetti che comportava, se felicità o amarezza.
Il “virus”che aveva attaccato il suo cuore, facendolo per un attimo battere ancora più velocemente, era un ragazzo stupendo, alto, snello, capelli chiari come gli Angeli disegnati da Raffaello e, soprattutto, la meravigliosa creatura custodiva due bellissimi occhi verdi che facevano perdere la rotta a chiunque volesse decidere di disperdersi proprio come in un oceano limpido e pulito.
Da quando gli sguardi dei ragazzi si erano incantati l’uno nell’altro, non riuscirono a non guardarsi almeno per un secondo e per Lisa fu qualcosa di straordinario.Era sicura che in qualche modo avrebbe scoperto anche il suo nome, per ora volle soprannominarlo OCCHI VERDI.


CAPITOLO IV
Prime parole

Erano le diciassette e Paola ancora non arrivava. Lisa cominciò un po’ a preoccuparsi non era da lei quel ritardo, era sempre stata puntuale se non sempre in anticipo.
Lisa aveva voglia di uscire, voleva vedere Occhi verdi e soprattutto voleva accertarsi se l’avesse guardata ancora.
Decise di andare a casa di Paola, la incontrò proprio di fronte casa sua e le due amiche si diressero con gran fretta verso il corso principale.
Anche quel giorno il corso era gremito di ragazzi.Lisa avvistò subito il gruppetto di Occhi verdi.Lei e Paola stavano tranquillamente camminando osservando Occhi verdi.Lisa pensava che fosse bellissimo e che non aveva mai visto un “raga” tanto grazioso,dolce e delicato.
Di ragazzi, nel gruppetto di Occhi verdi, ce ne erano di tutti i tipi, da quelli bassini ma ugualmente carini, a quelli altissimi come Occhi verdi.Ad un certo punto un ragazzo alto, bruno, capelli lunghi, chiede a Lisa se poteva passargli la busta che si trovava vicino ad Occhi verdi.
Perché no?Lisa si dirige verso la busta per prenderla, quando, ecco la sua voce, le sue prime parole, quelle vibrazioni che dopo velocissimi procedimenti sono stati elaborati dalle corde vocali e sono giunte addirittura nel cuore di Lisa:
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Lisa resta sorpresa, prima d’ora nessun’ altro le aveva dato del voi, di solito i ragazzi di Guardia Sanframondi erano molto…diciamo grezzi nel parlare.
Erano pochi quelli che erano galanti come ai tempi delle dame e dei cavalieri.
Lisa pensò che la situazione fosse strana:
<<…la busta era vicina ad Occhi verdi, quale motivo poteva esserci per farmi una richiesta del genere ? >>
Non si formulò molti problemi, come suo solito fare, e porse la busta ad Occhi verdi affascinata da lui,e si dimenticò della richiesta fatta dal ragazzo dai capelli lunghi.
Anche se aveva molti dubbi sulla situazione, era sicura solo del fatto che Occhi verdi aveva scelto lei per prendere quella busta e, almeno per quel giorno, aveva stabilito con lui una certa intesa .
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Dopo la stupidità di Diano ci voleva proprio un momento tranquillo.
Le due ragazzine salirono e Occhi verdi fissava in continuazione Lisa e Paola si divertiva molto a guardarlo mentre fissava la sua amica e lui, purtroppo, la sorprendeva sempre.
Era così carino!!


CAPITOLO V Progressi

Ormai, le passeggiate per il corso erano diventate frequenti, ma era diventata frequente anche la grinta e la felicità di Lisa da quando aveva conosciuto Occhi verdi.
La mattina non si alzava più con quei musoni pieni di sonno e con quella rabbia verso chi l’aveva svegliata.Stava cambiando, stava capendo pian piano il mondo dei ragazzi più grandi e, soprattutto, stava cominciando a vivere quei mini problemi adolescenziali.
Certo, ancora non sapeva nulla, però era sicura che con il passare del tempo avrebbe scoperto tutto in quel mondo così strano.
Anche quel giorno uscì insieme a Paola, pronta ad affrontare altre situazioni, anche con Occhi verdi.
Appena girò la curva vide il gruppetto di Occhi verdi.
Ebbe modo di sentire, ancora una volta, la voce soave di Occhi verdi:
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Forse , dalle labbra di Lisa voleva uscire qualcos’altro come:
<<…mi piaci tu>>ma il destino volle diversamente.
Certo, il ragazzo che voleva conoscerla non era niente male e soprattutto era lo stesso a cui doveva prendere la busta il giorno prima, ma non poteva, il suo cuore era solo per Occhi verdi in quel momento e poi lei non sapeva proprio come comportarsi in quelle occasioni, non aveva mai vissuto momenti simili.
Andò così quel giorno, ancora una volta Lisa fece una nuova esperienza e avvistò il mondo visto dai ragazzi più grandi, a differenza di quei “bambocci” di dodici anni che ancora pensavano a giocare con le macchinine, altro che a corteggiare qualche ragazzina, ma Lisa da un lato li comprendeva perché in parte erano come lei, insicuri e timorosi sulle loro azioni.
Ora però era contentissima,anche perché Occhi verdi era quello che gli inglesi definirebbero wonderful, eh già,aveva conosciuto proprio una persona speciale!!!


CAPITOLO VI
Novità

Quella sera di domenica, Lisa appena vide Occhi verdi fece un viaggio immaginario con lui, purtroppo i suoi sogni si destarono alla chiamata di una voce.
Era Rebecca, la sua migliora amica fin dai tempi dell’asilo, si salutarono affettuosamente. Loro sì che avevano avuto un’amicizia con la A maiuscola, una coppia eccezionale che faceva morir di invidia tutte le ragazzine della loro età.
Anche a sei anni conoscevano ragazzi molto più grandi di loro che le prendevano in giro e, loro, contrattaccavano con vere e proprie guerre.
Il loro era un rapporto reciproco e l’amicizia trionfava sempre, però da quando avevano cominciato a frequentare sezioni diverse, nella scuola media, avevano perso molti contatti.
Lisa subito volle parlare a Rebecca del suo incontro e Rebecca conosceva Occhi verdi e svelò all’amica d’infanzia il suo nome :Andrea.
Lisa era attratta finanche dal suo nome, secondo lei gli si addiceva alla perfezione.
Ad un certo punto le tre ragazze stavano felicemente passeggiando quando, improvvisamente, Lisa fece una di quelle gaffe che non si dimenticano per tutta la vita, inciampò vicino al marciapiede cadendo con il bacino a terra, sotto le risate del gruppo di Andrea e di lui.
Che sbadata!Chissà a che pensava invece di camminare.
Da quella scena gli amici di Andrea cominciarono a parlare alle ragazze e a fare loro domande sulla scuola e Lisa gli fece capire che avevano solo dodici anni e che non conoscevano molto, rispetto a loro.
Trascorsero bei momenti quel giorno, però, arrivò il momento per Paola di andare, Lisa e Rebecca potevano restare ancora, allora decisero di accompagnare Paola e poi di ritornare a passeggiare lungo la Nazionale .
Dopo aver accompagnato Paola, con grande stupore videro che il gruppetto di Andrea aveva deciso di cambiare posto e che alcuni membri se ne erano andati.
C’era solo Andrea e un suo amico.Le due ragazze “passano” tranquillamente, quando l’amico di Andrea mette una gomma già masticata sulla maglietta di Lisa.
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Lisa non può che emanare un reclamo di disgusto verso quel ragazzino così minuto e buffo.
Certo quelle cose non succedevano mica tutti i giorni, però lo stesso Lisa era contenta, aveva scoperto tante cose su Occhi verdi e soprattutto aveva dedotto che lui e i suoi amici le avrebbero fatto compagnia per tutta l’ estate.


CAPITOLO VII
Pensieri

A volte, alcuni momenti, restano impressi nell’animo delle persone, soprattutto i momenti positivi in amore e in amicizia.
Lisa era una di quelle persone aperte e socievoli e aveva bisogno di raccontare quella mattina tutto a Paola, con una grande fretta si diresse a casa sua e le raccontò ciò che era successo durante la sua assenza.
Lisa faticava a parlare per la troppa felicità, forse quello che era successo non aveva neanche un vero e proprio senso, però per Lisa era importantissimo.
Non sembrava vero e pure si stava realmente innamorando di quel ragazzo che per ore intere continuava a fissarla con quegli occhioni sinceri e ricchi di immensa felicità .
Paola era contentissima per Lisa, finalmente dopo quel ragazzo che l’aveva solo illusa, era felice e vedeva nell’animo di Lisa felicità e amore.
Spiegò a Lisa che quello che era successo poteva essere un “aggancio” con Andrea e che forse, guardandola in continuazione, provava anche lui qualcosa.
Lisa rimase molto a riflettere sulle parole di Paola:
<<…la presa della busta, l’amico che mi voleva conoscere, i nostri sguardi incrociati, ed ora la gomma masticata sulla maglietta>>.
C’erano tanti punti da chiarire! Però la domanda che si poneva Lisa era quella di come un ragazzo così bello e soprattutto con quattro anni in più, si interessasse a lei.
Non riusciva a togliere quei pensieri dalla mente, quando, ad un tratto si aprì un altro varco di pensieri.
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CAPITOLO VIII

Una serata più particolare

Anche quel pomeriggio, Lisa e Paola uscirono ma la serata fu più monotona visto che in giro non c’era Andrea .
Chissà la sera come sarebbe andata, ci sarebbe stata l’11 edizione di Vinalia, una di quelle feste tipiche in cui si assaggia il vino e i prodotti locali, ma le ragazzine come Lisa, di certo non andavano alla festa per gustare vino e prodotti.Quella era l’unica festa un po’ più carina che si svolgeva nel loro piccolo paese medievale, era un’occasione per vedersi un di più con le amiche, oppure per conquistare qualche ragazzino diverso.
La festa durava sei giorni e, chissà cosa sarebbe successo!
Quella sera Lisa e Paola dovevano vedersi direttamente nel cuore della festa dato che Paola era andata a cena da sua nonna che abitava in quelle vicinanze.
Lisa, stranamente, arrivò per prima e si sedette su uno scalino,avvistò subita Andrea che sembrava dirigersi proprio verso di lei.
Lisa non finì neanche di osservare Andrea che il suo rossore cominciò a farsi vedere.
Andrea si sedette proprio vicino a lei.
Lisa era molto emozionata, non sapeva come comportarsi e continuamente si chiedeva cosa volesse quel ragazzo tanto carino che continuava a fissarla con quelle tenere macchioline rosse sulle guance.
Lisa, ancora una volta, si formulava quei tanti problemi di bambina che in realtà non erano problemi ma solo impressioni di non saper comportarsi in quelle situazioni.Non sapeva ancora niente della vita, ancora era una bambina alle prime cotte.Finalmente Andrea si decise a parlare:
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Contemporaneamente all’arrivo degli amici arrivò anche Paola che subito si giustificò:
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<< Non mi sono annoiata affatto >>.
Lisa in qualche modo era riuscita a far capire qualcosa ad Andrea, grazie anche a quegli occhi che in quel momento furono dolci e sinceri.
Dovette dare spiegazioni a Paola che si meravigliò quando vide la sua amica seduta accanto al ragazzo che tanto le piaceva.
Dopo che Lisa le aveva spiegato tutto, Paola era contentissima, era successo una cosa banale come le altre, eppure, per lei ciò che era successo era speciale.
A volte Paola era così carina e soprattutto Lisa invidiava in lei la voglia di essere sempre attiva e di non invidiare gli altri in nessun campo, era mitica Paola con quegli occhioni azzurri!
A differenza di Paola, entrava in un incubo di tristezza da cui solo grazie alle novità ne usciva, altrimenti sempre chiusa in camera con quegli occhi pieni di lacrime che volevano uscire in ogni momento.
Chissà come avrebbe fatto in futuro, a contatto con l’amore…



CAPITOLO IX
Una serata piena di romanticherie.

Prendere l’iniziativa per una ragazza, è molto difficile soprattutto se quelle sono le prime emozioni.
Lisa voleva dire ad Andrea quello che provava, ma qualcosa la bloccava.
Non era da lei prendere quell’iniziativa.
Lisa era una ragazzina semplice, aveva i capelli biondo cenere raccolti in un taglio scalato, occhi verdi intenso che davano sul marroncino, era alta e magra.
Era molto vivace!Per le persone era simpatica, soprattutto quando rideva perché sulle sue guance spuntavano due fossettine che la fendevano dolce e originale.
Era sempre stata una ragazzina seria e vivace al momento giusto e quell’estate l’avrebbe ricordata come una delle più belle.
Non aveva mai mostrato tanto interesse per i ragazzi, certo, qualcuno sempre le piaceva ma non amava interessarsi più di tanto.
Ora però si sentiva cambiata e, voleva, finalmente un rapporto più diretto e sincero.
Anche quella sera le due amiche uscirono.
Decisero di stare un po’ sul castello, il posto, almeno di sera, era romantico dato che si vedeva un panorama semplice e adorabile.
Lisa, quella sera, era molto in attesa di vedere il suo Occhi verdi, era da un po’ che non lo chiamava così ma sapeva che quel buffo appellativo l’avrebbe ricordato per sempre.
Dopo minuti di attesa, eccolo, bello come sempre, emanava una luce che faceva di Lisa un pomodoro “fresco”e maturo.
In quel momento Lisa si sentì su una nuvola di felicità da cui non voleva scendere neanche se ci fosse stato un temporale.
Andrea e i suoi amici si sedettero non molto distante dalle due ragazze e Lisa e lui fissavano in continuazione il panorama e Lisa pensando il loro futuro.
Purtroppo anche quella serata volò e Lisa tornò a casa con un cuore ricco di gioie.


CAPITOLO X
Iniziative e paure.

Anche la festa del vino finì e si ricominciò di nuovo a passeggiare lungo il corso principale solo per poche ore.
Lisa in quei giorni, non vide né Andrea né il suo gruppo, però lo stesso era contenta per quello che era successo nelle sere precedenti .
Quei giorni di fine agosto passarono velocemente ed il gruppetto di amici, compreso Andrea, cominciò a farsi vedere di nuovo, stavolta con alcune novità.
Infatti tutti gli amici di Andrea cominciarono a chiamare Lisa invitandola a fermarsi.
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Lisa però era sfuggente e non si fermava mai.
Dove erano finiti i suoi sogni e la voglia di mettersi con Andrea?
Dov’era finita la sua grinta e la sua passione per Andrea e per quel gruppo di ragazzi più grandi?
Ora che aveva la possibilità se la faceva sfuggire tra le mani.
Cosa le stava succedendo?
Lisa aveva paura di delusioni e soprattutto aveva paura di aprire finalmente un rapporto serio.
Le settimane passarono velocemente ma Lisa non cedeva.
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Così si giustificava Lisa.Certo aveva ragione, in cuor suo, provava tanto odio per quei “paperoni” del paese che osservavano e esaminavano ogni singola ragazza e se parlava con qualche ragazzino succedeva il “putiferio”, riferivano tutto ai genitori inventando qualche storiella come contorno ed era per questo motivo che ogni ragazzina per stare con il proprio amore doveva nascondersi.
Lisa odiava la gente guardiese, quello era un difetto che forse si portavano dietro sin dall’antichità e che lei di certo non voleva ereditare.
Il paese poteva avere tutti i pregi di questo mondo ma di sicuro i lati molto negativi, facevano pensare a Lisa di partire un giorno, di andarsene da altre mentalità, da mentalità non chiuse, e soprattutto pensava che se stava a Guardia, anche lei un giorno poteva parlar male di un’adolescente alle prime emozioni.
Se quel vecchio avesse parlato lei avrebbe perso la fiducia dei suoi genitori che ancora la consideravano una bambina ricca di sogni.
Le ritornavano in mente le parole di quell’uomo:
<>.E poi le chiamate di Andrea e dei suoi amici:
<< Dai fermati!>>.
Lisa e Andrea si guardavano solo in quelle settimane, chissà se un giorno avrebbe mai ceduto…


XI CAPITOLO

Finalmente presentati.

La scuola era riaperta da circa una settimana e Lisa aveva cominciato bene con lo stesso ritmo di tutti gli altri anni.
Anche tra i banchi di scuola continuava a sognare lei e Andrea insieme però, nonostante tutto, seguiva attivamente le lezioni. Aveva tanti ideali, la sua grande passione era quella di scrivere, infatti, nel tempo libero, scriveva articoli riguardanti il suo paese e la decadenza che stava avendo negli ultimi anni, a volte scriveva anche piccole storie d’ amore. Credeva che scrivendo potesse esprimere i suoi sentimenti e il mondo interpretato da lei e non da quei capi di governi che pensavano solo ai beni economici.
Nonostante era arrivato settembre, Andrea non si era stancato e continuava a far chiamare Lisa.
Quella domenica del 26 settembre 2004, il cielo era pieno di nuvoloni e c’era una lieve pioggerellina, la luce era ormai scomparsa da un po’ e Lisa e Paola camminavano con quell’ombrello così buffo che Lisa non riusciva neanche a mantenere; in quel momento non le importava se piovesse e, quindi, se si fosse bagnata, voleva solo vedere Andrea.
Andrea era seduto sulle scale del supermarket con due sue amiche che Lisa già conosceva grazie a Rebecca: Carmen e Sara.
Forse quell’occasione poteva essere l’ultima perché Andrea altrimenti si sarebbe stancato di aspettare Lisa.
Fu Carmen a dire a Lisa che Andrea voleva conoscerla.Lisa era emozionantissima e non sapeva cosa fare.
Non aveva vicino neanche la sua migliore amica, visto che aveva preferito stare dall’altra parte del corso per avere una visuale più chiara.
Lisa indecisa sul da farsi cercò di scappare, ma Andrea si avvicinò porgendole la mano e finalmente i due ragazzi si presentarono. Stavolta, fu Sara a scambiare i numeri di cellulare ai due ragazzi e loro si assicurarono di “messaggiare”.
Lisa era felicissima, aveva realizzato un sogno che le era sempre sembrato irrealizzabile. Anche quel giorno aveva fatto un’esperienza e sperava che tra lei e Andrea un giorno fosse nato un rapporto stupendo come l’aveva immaginato.



CAPITOLO XII
Delusioni

Il giorno dopo che si erano presentati, Lisa tornò a scuola con lo stessa voglia di sempre, pensando che finalmente dopo tanto tempo era successo qualcosa di positivo. Chissà se Andrea l ’avesse scritta.
Aspettando qualche giorno Lisa non ricevette nessun sms, allora decise di mandargliene uno di sua iniziativa.
Gli sms, però, non ebbero risposta e Lisa si sentì triste e delusa e continuamente si chiedeva il perché di tutto ciò.
La situazione cambiò radicalmente, Lisa si sentì precipitare, i brutti sospetti del suo netto pessimismo stavano maturando.
Tutto accadde a scuola, nell’ideale a cui non smetteva mai di amare, quella famiglia che si creava con tutti, sia con prof e dirigenti, sia con i collaboratori scolastici e gli amici di classe.
Stava per entrare nel bagno. Origliò una ragazzina più grande:
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Lisa capì lo strano comportamento di Andrea che non la guardava e non la salutava.
Voleva buttare il suo cuore dentro una bottiglia come dice una vecchia canzone della Pausini, ma nello stesso tempo voleva chiarimenti e voleva sapere perché Andrea l’aveva tradita poi…con una come quella.
Laura non era brutta! Era bruna, non molto alta e soprattutto, la cosa che odiavano in lei era che cambiava ragazzo ogni settimana, certo, non era una cosa così tragica e vergognosa, però ognuno la pensa a suo modo. E in quel caso Lisa la pensava contrariamente da lei.
Si chiedeva cosa avesse di più Laura, forse quell’anno in più ma, come dice un proverbio “l’amore non ha età”, ma in quel momento non voleva sapere niente di nessuno e neanche le giustificazioni di Andrea.Quella era la sua prima, vera, delusione di quel periodo dedicato a tutti gli errori e ai pianti.
Anche in quei giorni delicati, gli amici di Andrea cominciarono a chiamarla, finché un giorno uno di loro le diede la conferma che quello che diceva Laura era vero .
Basta, ora era finita per sempre, bisognava solo toglierselo dalla testa, ma come fare?Che impresa difficile!
Passarono alcuni giorni e Lisa si era chiusa in sé stessa, non aveva voglia di uscire e, solo la scuola le dava un po’ di conforto.
Trascorreva le ore o sui libri o sui fazzolettini a piangere, Andrea l’aveva troppo delusa.Forse quelle cose succedevano sempre a quella età ma Lisa non era ancora pronta per certe situazioni e, soprattutto lei era innamorata!!
Dopo un mese, Lisa si riprese da quel brutto tempo e, grazie anche alle discussioni delle sue amiche, cominciò ad uscire di nuovo e ad essere quella di sempre, anche se stava male, il suo cuore piangeva, aveva bisogno di lui.

CAPITOLO XIII
Fingere non serve più

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Lisa era scoppiata in un pianto disperato, Paola era molto stupita.Dove era finita la sua amica?L’amica che le aveva insegnato a non aver paura e a vivere la vita passo dopo passo?
Paola provava tanto odio per Andrea, nessuno mai aveva fatto soffrire la sua migliore amica come aveva fatto lui, eppure, in cuor suo sapeva che quel ragazzo le voleva bene.
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<< Scusami Paola non volevo trattarti così …e, che il solo pensiero che ora le cose stavano andando così bene, che si è intromessa quella… >>.
E in quel momento ci voleva quella famosa frase:
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Eh già, l’amicizia, un altro valore importante dell’esistenza.
Un sentimento che ti sarebbe stato vicino per tutta la vita, anche nelle situazioni che avrebbero reso difficile il nostro cammino. E soprattutto Paola era una buona amica per Lisa e, in quel momento parlandole l’aveva resa più serena.
Paola e Lisa si incontrarono con Chiara al municipio e cominciarono a passeggiare.Loro sì che erano un trio eccezionale, la loro amicizia era fondata sul rispetto reciproco e le serate a tre, gli incontri, le risate non mancavano mai.Ma a volte erano presenti anche le liti. Queste servono perché fanno confrontare tutte le prospettive, altrimenti che amicizia democratica sarebbe?
Quel sabato c’era molta gente sul corso principale e, di certo non poteva mancare il gruppo di Andrea .
Il trio uscì appena un’ora, come sempre d’altronde e Lisa si riprese da quel lapsus che anche quel giorno l’aveva colpita
Andrea l’aveva fissata teneramente e Lisa capì che lui e Laura si erano lasciati e che la loro storia era durata appena una settimana.

CAPITOLO XIV
Un forte riavvicinamento

Lisa quel giorno, dopo tanto tempo si svegliò piena di grinta e voglia di uscire e divertirsi.
Si preparò velocemente come non era suo solito fare, jeans e maglietta ed era pronta per uscire.
Il trio quella mattina uscì con più carica del solito, pronto a divertirsi anche in quel piccolo paese.
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Lisa non volle dire di più, il solo pensiero di vedere il presepe di Andrea la turbava molto.Chiara era stata molto gentile a darle quella notizia, almeno ora poteva pensare a qualcosa di costruttivo che stava progettando Andrea.
Quei primi giorni di dicembre passarono veloci e arrivò anche la settimana delle feste natalizie.
Tutti gli amici di Andrea invitavano Lisa a votare e a vedere il loro presepe e Lisa, allora, decise di vedere quel gruppo di amici tanto vivaci cosa aveva combinato.
All’entrata del presepe vide alcune foto dei preparativi e ogni ragazzo aveva un mestiere ed Andrea era l’ingegnere.
Lisa trovò il presepe originale e significativo e mentre spiegava alle sue amiche quello che pensava, fu interrotta perché Andrea la chiamò invitandola ad andare in un posto con lui.
Forse per naturalità Lisa non avrebbe dovuto accettare per tutto il dolore che le aveva portato Andrea, eppure l’istinto del suo cuore le disse di andare con lui. Non pensò neanche per un attimo che erano le 18.15 e che alle 18.30 doveva tornare a casa,avrebbe inventato qualche scusa e Chiara avrebbe accompagnato Paola a casa sua.
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Nonostante c’era gente Lisa non ebbe vergogna e si sentiva protetta stando vicino ad Andrea.
I due ragazzi andarono in una casetta abbandonata ma ben tenuta;cominciarono a parlare un po’ di tutto: gli hobby, alcuni professori che anche Andrea aveva avuto, la musica che più prediligevano…
Lisa, finalmente, dopo tanto tempo era contenta, i suoi sogni si stavano pian piano realizzando.
Purtroppo il tempo passò velocemente e dovette tornare a casa.
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Lisa tornò a casa contentissima, diede qualche spiegazione ai suoi genitori e le sue scuse risultarono più che plausibili.
Si addormentò tranquilla anche se pensava al suo primo appuntamento di domani.


CAPITOLO XV
Primo appuntamento.

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Lisa era contentissima e spensierata.Chi l’avrebbe immaginato che quella visita ai presepi avrebbe fatto avvicinare di nuovo lei e Andrea?
Stava conoscendo pian piano il mondo dei ragazzi più grandi e chissà forse lo stava diventando anche lei e un giorno sarebbe diventata una vera adolescente ricca di sogni, chissà forse realizzati.
Quando Lisa e Paola arrivarono Andrea già era lì, solo con quei bellissimi occhi verdi.
I due ragazzi si salutarono con un semplice bacio sulla guancia e poi cominciarono a passeggiare per i dintorni e Paola si sentiva un bel po’ imbarazzata.
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Paola decise di andarsene ugualmente, in fondo il suo ragionamento era giusto.Cosa ci faceva lì con una coppia di neo fidanzati?Manteneva le candele!?
Lisa e Andrea erano seduti su una panchina della villetta osservando il tramonto.Quei teneri ciuffi di capelli svolazzavano nell’aria e Andrea guardando quella dolce ragazzina provava forti emozioni.
Era già passata un’ora e Andrea doveva tornare al presepe:
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Lisa non accettò.Non aveva dimenticato i suoi dodici anni e che per la gente e i suoi familiari era solo una bambina, in mente sua si formulò tanti problemi e, di certo, non poteva farsi vedere con un ragazzo più grande.
I due ragazzi si divisero e…via, ognuno a svolgere i suoi doveri.
Erano appena due volte che si erano incontrati ma erano sicuri che la loro storia sarebbe stata importante e da tenere in una parte riservata dei ricordi.
Quella mattina Lisa si affacciò alla finestra e vide che l’attendeva una splendida giornata.Ad un certo punto il cell squillò.Era Andrea:
<<…ma questo è dedicato a te,alla tua lucente armonia,sei immensamente Lisa…>>.
Andrea le aveva dedicato una canzone delle Vibrazioni come per augurarle una buona giornata. Era stupendo, Lisa pensò che quello stava vivendo fosse un sogno…eh,no.La realtà era diversa, aveva il ragazzo che desiderava, quel ragazzo che credeva esistesse solo nei suoi libri.
Ormai stava passando il tempo dal loro primo incontro eppure c’era la stessa passione dell’inizio.
Ma l’effetto più strano del loro amore era quello che Lisa a scuola rendeva sempre molto e non si arrendeva a realizzare i suoi sogni, anche di un buon studio, e quindi, di un futuro ricco di “stelle cadenti “.

XVI CAPITOLO
Incomprensioni

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Ecco il prof di matematica che aveva interrogato Lisa.Tutto bene eccetto qualche errore nei calcoli, ma per il resto ok visto che con un po’ di volontà era riuscita a capire quelle equazioni tanto noiose e complicate.
Tornò a sedersi, non era neanche un giorno che non vedeva Andrea che già gli mancava. Quant’era carino!Era l’unico che aveva scavato nel suo interiore prendendone una parte positiva e salda. Non voleva assolutamente fargli del male e se un giorno la loro storia fosse finita non avrebbe avuto nessun rimpianto.
Ad un certo punto si affacciò alla finestra e vide dei cagnolini che giocavano allegramente e cominciò a pensare:
<<…chissà cosa sta facendo Andrea.La nostra storia è stupenda solo che ogni volta che usciamo dobbiamo nasconderci per paura che qualcuno ci veda.Come vorrei un giorno poter camminare insieme a lui lungo la Nazionale e dire a tutti che è il mio ragazzo.Sono sicura che un giorno i miei sogni, non solo quelli di una carriera, si avvereranno!>>.
I suoi pensieri furono disturbati perché Paola l’avvisò dicendole che il prof era uscito e poteva inviare qualche messaggino ad Andrea.
Che gentile Paola!Pronta a far felice a tutti i costi Lisa;solo nell’ultimo periodo era un po’ scostante, si ritrovavano a discutere su cose prive di senso.
Certo, Paola aveva ragione, da quando Lisa si era innamorata non trascorrevano insieme ore come prima ma Lisa si giustificava dicendo che era un fatto logico che due fidanzati dovevano vedersi sempre pur rinunciando a qualcosa di importante come l‘ amica del cuore.
Lisa decise di parlarne con Andrea.Forse anche lui aveva questi generi di problemi con gli amici, ma lei non ne era sicura visto che oltre alla differenza di età, c’era anche il diverso sesso che non accomunava i due gruppi di amici.Era molto titubante e non voleva vedere Paola dispiaciuta del suo comportamento.
Anche quelle ore a scuola passarono.La campanella suonò e…tutti frettolosi ad andare a casa, anche se la giornata non era stata molto pesante.
Lisa, all’uscita, incontrò un suo compagno di scuola delle scuole elementari che si era dovuto trasferire nel Nord dell’Italia prima di frequentare la scuola media.
L’amico le corse incontro appena la vide e l’abbracciò teneramente.
Quanti bei momenti che avevano trascorso insieme, la loro era una storia d’amore non sbocciata per il poco tempo del ragazzo rimasto a Guardia.
Lisa e il ragazzo cominciano a camminare abbracciati come dei veri fidanzati, tutto era come se stessero insieme da tanto tempo.
E Lisa, per un attimo, aveva creduto che Andrea non esistesse e aveva illuso quel “vecchio” compagno.
Ad un certo punto, però, si sente un rumore di motorino. Andrea.
<>. Esclamò Andrea. Perché?Cos’era successo a Lisa?
Non poté vedere quella scena ancora e, mot accelerato, se ne andò.
E pensare che quel giorno le voleva fare una sorpresa, le aveva finanche comprato il libro che tanto desiderava.
A volte Lisa si comportava come un’irresponsabile.Non aveva ancora capito che Andrea l’amava alla follia?
Ma forse in questo cammino per capire i principi importanti bisogna soffrire e pentirsene di tutto.
Andrea soffriva, non riusciva a stare senza di quel dolce piccolo putti e Lisa aveva bisogno di quel ragazzo più grande.
Passarono varie settimane,ci furono momenti di silenzio e di riflessione.
<>.
Questo continuavano a chiedersi i due ragazzi. Chissà se tutto fosse ritornato come prima…

CAPITOLO XVII
L’amore che c’è tra noi è importante

Erano passate già due settimane da quando si erano lasciati, ma sembrava che fosse passato un secolo.
Quella domenica entrambi i ragazzi uscirono con le proprie comitive e Andrea era ancora più convinto di non riuscire a stare senza di Lisa e pensare che era successo tutto per una semplice incomprensione.
Quella mattina Lisa e Andrea si guardarono ma non riuscirono a salutarsi.
Andrea, però, non ce la faceva più e voleva riappacificarsi con Lisa, allora decise di parlarle, quel pomeriggio.
Era seduto alle “Tre porte”, l’entrata secondaria dell’edificio scolastico elementare, vide Lisa correre sotto la pioggia incessante di aprile e la chiamò:
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Lisa sentì, dentro di sé, una speranza riaccendersi.
Si sedette vicino ad Andrea e gli spiegò ciò che era successo e lui si scusò:
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C’era un’atmosfera caldissima, stava smettendo finanche di piovere e, allora, non poteva mancare il gesto più importante in un vero amore, quello di un bacio, sotto le battute di mani degli amici di Andrea e di Paola.
E così, per terminare la giornata uscì anche l’arcobaleno e i due ragazzi si avviarono stretti l’un l’altro verso nuovi orizzonti.

CAPITOLO XVIII
Un San Valentino speciale.

Passarono i mesi e più tempo passava più Lisa e Andrea si amavano e si volevano bene.
Certo, dovevano fare tutto di nascosto, però lo stesso era bellissimo.
Arrivò anche il giorno di tutti gli innamorati:il 14 febbraio,San Valentino.
Appena sveglia Lisa ricevette un sms da Andrea:
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Chissà cosa le avrebbe preparato Andrea, lei aveva messo da parte un po’ di paghette mensili e gli aveva comprato un braccialetto in argento con le loro iniziali.
Lisa era felice e tranquilla, però c’era un problema.Cosa avrebbe raccontato ai suoi?
Paola capì subito il problema dell’amica e lo risolse nei migliori dei modi.
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Forse Lisa non aveva mai detto una bugia ai suoi genitori ma in quel caso non c’era soluzione migliore, in fondo nella vita c’è bisogno di qualche bugia innocente.
Di sicuro se i suoi genitori l’avessero scoperta lei avrebbe perso la loro fiducia, ma per amore Lisa era disposta a fare qualunque cosa, pensando che un giorno l’avessero capita.
Andrea e Lisa si videro un po’ prima dell’appuntamento serale, Andrea accompagnò Lisa sopra casa sua e, di nascosto, le infilò un bigliettino che avrebbe letto prima di rivederlo.
Lisa era cresciuta, ma l’abitudine di non saper cosa indossare non l’aveva persa.
Dopo un po’ decise di indossare un semplice jeans, un maglioncino turchese e le solite Cult.
Paola intanto frugava nella borsa di Lisa, c’era di tutto lì dentro:opuscoli, specchietti, penne, ma quella sera trovò qualcosa di diverso, il bigliettino che aveva lasciato Andrea che diceva:
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Andrea aveva preparato una caccia a tesoro, che grande! Riusciva sempre a sorprenderla.
Un bacione all’amica del cuore e Lisa corse dal suo amore.
Andrea aveva organizzato tutto alla perfezione.Grazie alle indicazioni Lisa riuscì a trovarlo nella stanza del suo presepe.
Andrea aveva preparato su un proiettore tutte le foto dei momenti più belli e come sotto fondo musicale la loro canzone.
Perché tutti gli innamorati hanno una canzone e loro di sicuro non si differenziavano, anche se il loro amore fosse immenso e arrivasse oltre le stelle e il paradiso.
Non poteva di certo mancare il regalo, Andrea prese dalla tasca dei Levi‘s un pacchettino, Lisa l’aprì e trovò un portachiavi a forme di cuoricino con lei e Andrea sopra e con una scritta che splendeva nei suoi occhi:<>.
Andrea prese Lisa per mano e con il suo motorino 50, la portò in un locale, l’Oscar Wilde.
Proprio in quel momento la radio suonò la loro canzone, si quella era proprio la loro canzone: Come noi nessuno al mondo di Toto Cutugno e Annalisa Minetti e i due ragazzi abbracciandosi e baciandosi pensarono che la loro storia non sarebbe finita mai.


CAPITOLO XIX
Eh già Lisa,sei diventata proprio un’adolescente.

Beh, a volte il tempo quando non dovrebbe passare, passa sempre più velocemente.Anche per Lisa e Andrea fu così. Era arrivato ormai giugno e si sentiva aria d’estate.
La media finale di voti per Lisa fu dell’ottimo e anche i risultati di Andrea furono abbastanza soddisfacenti e, nonostante l’impegno scolastico,i due ragazzi erano riusciti a mantenere saldo il loro rapporto.
L’estate, la stagione dell’amore…il loro era proprio un piccolo grande amore come dice una canzone di Baglioni che era fiorito proprio in estate, in quell’estate del 2004.
Ormai Lisa e Andrea cominciarono a vedersi ancora più frequentemente, cominciarono a fare scampagnate, andare in piscina, trovarono finanche di nascosto ai genitori un lavoro partime per rimediare alla spese eccessive.
Lisa stava bene con quei ragazzi più grandi, non erano quelli che volesse che frequentasse sua madre, però, lei sapeva ormai differenziare le persone che l’avrebbero aiutata da quelle che l’avrebbero condotta verso strade sbagliate.
Sembrava strano eppure era cresciuta, era entrata a far parte anche lei di quel periodo complicato ma bellissimo di cui tutti parlavano,era diventata proprio un’adolescente.


CAPITOLO XX
Gli anni passano.

Passarono gli anni e Lisa cominciò a frequentare il liceo.
Nonostante lo studio aumentava i due ragazzi continuavano a vedersi e a vivere momenti incancellabili che avrebbero ricordato per tutta la vita.
Ci fu qualche avanzamento nel loro rapporto, visto che cominciarono a camminare dandosi la mano lungo il corso principale, proprio come aveva sognato fin da principio Lisa.
Ultimamente, però, la loro storia stava attraversando un periodo negativo.
Andrea voleva che Lisa lo presentasse ai suoi genitori, ma lei la pensava diversamente:
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E così le strade dei due ragazzi si divisero.
Lisa riuscì a passare gli esami di maturità, fu dura senza quel sostegno che le dava Andrea ma ci riuscì. Il suo voto finale fu 100|100.
Era felicissima per aver ottenuto un voto del genere ma avrebbe voluto che a cantar vittoria con lei ci fosse stato anche Andrea, ma la loro storia era finita ormai da un anno.Non si vedevano, né si sentivano più e, quando si incontravano, a stento si salutavano.
Dopo Andrea Lisa non aveva avuto nessun’altra storia e pensava solo alla carriera.
Per frequentare l’università Lisa si trasferì ad Udine e scelse la facoltà di scienze giuridiche.
Erano rare le volte che tornava a casa, si tratteneva massimo per due giorni, le faceva solo male stare lì, a contatto con quei ricordi.
Nella sua camera era rimasto tutto come prima: i poster da Tom Cruise a Riccardo Scamarcio, i tanti cd dalla colonna sonora di Dirty Dancing a Hilary Duff, i migliaia di libri, il barattolo delle Pringles pieno di penne e matite…
Quei ricordi!Ad un certo punto tra astucci, foglietti e quaderni, trovò il suo diario segreto.Era la cosa a cui teneva di più, ogni giorno descriveva al sua giornata e il suo stato d’animo, lo aprì ad una pagina qualsiasi:
18 FEBBRAIO 2005
<Purtroppo siamo stai poco tempo insieme perché mamma tornava prima e voleva trovarmi a casa. É stata una giornata bellissima.Lo amo da impazzire!>>.
Kisses Tua Lisa…

Ogni pagina di diario aveva qualcosa di speciale e, in quel momento le ritornarono in mente quelle sere d’estate in cui erano stretti sotto la luna pensando che non si sarebbero lasciati mai.
Erano quasi due anni che non vedeva Andrea e lo pensava ogni istante:
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CAPITOLO XXI
Qualcosa è cambiato.

Anche gli anni all’università passarono.Lisa si laureò in giurisprudenza con una media più che buona.
Trovò lavoro presto, grazie anche ai vari corsi di lingue che aveva frequentato. Fu impiegata come vice-capo di un gruppo di azionisti con diverse società industriali, a Salerno e scriveva, nel tempo libero, presso un giornale locale.
Ormai “la Lisa” che conoscevamo un tempo non esisteva più, finalmente era diventata una donna apprezzata e riconosciuta da tutti.
Da poco tempo si era trasferita a Salerno e aveva conosciuto un uomo, Paolo.Aveva due anni più di lei, lavorava nella sua stessa società ed era fantastico!
Lisa si trovava bene con lui e la sera unico momento libero trascorrevano momenti bellissimi.
Dopo Andrea, si era finalmente innamorata seriamente e capì che Paolo era l’uomo della sua vita.
Un giorno di fine estate Lisa presentò ai suoi familiari Paolo e loro rimasero molto soddisfatti, non sembrava eppure Lisa aveva realizzato tutti i suoi sogni ma in fondo al cuore aveva ancora quell’animo da bambina:
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Era rimasto tutto come prima, quei pochi bar,il municipio sempre pieno di vecchietti, i signori che passavano ore e ore al bar osservando chi passava, e soprattutto il corso principale gremito di ragazzi e fanciulli.
Lisa quel giorno indossava un pantalone nero, scarpe a punta rosa, una canottiera a bretelline con una giacchina a tre quarti nera.
Volle sentirsi ancora una volta ragazzina e decise di passeggiare un po’. Quei ricordi ancora una volta le ritornarono in mente.
I tempi dei jeans, maglietta corta e le scarpe più in del momento ed ora guardala una donna matura con tanto di tailleur. Le sembrava che per il corso ci fosse la stessa gente di dieci anni fa.
Quante volte passeggiava con Paola osservando Occhi verdi! Ad un certo punto la sua attenzione si fermò su due occhi limpidi e verdi, non poteva crederci, il ragazzo che aveva di fronte era Andrea e i loro sguardi si etano incrociati proprio come la prima volta.
<< Lisa, ma sei proprio tu?!>>. Andrea non riusciva a credere ai suoi occhi la ragazzina di cui era follemente innamorato, era diventata una donna, anzi una donna d’affari pieni di sogni realizzati. I due ragazzi si riabbracciarono teneramente e cominciarono a parlare un po’ di tutto.
Andrea lavorava come assistente presso un commercialista e soprattutto non aveva amato nessun’altra come Lisa.
<>. Anche Lisa fu molto esplicita a dirgli che aveva conosciuto l’uomo della sua vita e Andrea ancora una volta si mostrò gentile:
<<… dà che eri una bambina alle prime preoccupazioni ora sei una donna piena di impegni. Complimenti hai realizzato tutti i tuoi sogni!Vieni ti porto al pub, troverai Paola>>.
Lisa rivide tutti glia mici della sua adolescenza, dalle compagne di scuola agli amici di Andrea.
Paola gli fece tantissime feste, non poteva crederci di come la sua amica aveva messo la testa a posto:
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Lisa pensò che Andrea fosse ancora più bello dell’ultima volta e sapeva che per lui provava forti emozioni ma non rimpiangeva niente.
Anche quelle ore passarono e Lisa lasciò Guardia con tanto rimpianto nel cuore, le sembrava ieri che abbracciava Andrea pensando di non lasciarlo mai e invece qualcosa di più grande aveva fatto cambiare la situazione e questo, spero che faccia capire a tutti che i sogni rinunciano alle cose importanti per realizzarsi.Lisa aveva rinunciato ad Andrea però sapeva che lui aveva capito le sue necessità ed è per questo che nei loro cuori non si erano lasciati e non avrebbero rimpianto gli anni adolescenziali in cui si commettevano errori su errori che però fanno crescere e maturare.
Lisa e Paolo tornarono a casa e Paolo vedeva Lisa preoccupata:
-Amore, cos’ hai?Sei stata sempre zitta.Ti va se stasera ceniamo in un bel ristorantino?-.
-Scusami Paolo, sai stavo pensando che è passato tanto tempo.Prima ero proprio una ragazzina e poi, grazie ad una persona che non dimenticherò mai, eccomi, una donna pronta ad affrontare la vita con la stessa grinta di dieci anni fa.


FINE


ALESSANDRA PANZA III SEZ. A













Fine